Un fattore comprò un cavallo da monta, un esemplare stupendo!!! Lo pagò una
fortuna ma dopo un mese il cavallo si ammalò. Così il fattore disperato
chiamò il veterinario:
- beh... il suo cavallo ha un virus, deve prendere queste medicine per 3
giorni, dopo il terzo giorno vengo a controllare, se non si sarà ripreso
dovremo abbatterlo! Il porco lì vicino ascoltò tutta la conversazione. Dopo
il primo giorno di medicinali tutto era come prima! Il porco si avvicinò al
cavallo e gli disse:
- forza amico, alzati!
Il secondo giorno la stessa cosa, il cavallo non reagisce.
- Dai amico, alzati, altrimenti dovrai morire! - lo avvisò il porco. Il
terzo giorno gli diedero la medicina ma... niente! Il veterinario arrivo e
disse:
- purtroppo non abbiamo scelta, dobbiamo abbatterlo perchè ha un virus e
potrebbe contagiare gli altri cavalli! Il porco sentendo questo, corre verso
il cavallo per avvisarlo:
- daje vecchio mio, il veterinario è arrivato, forza, ora o mai più! Alzati
subito, dai!!! Subito il cavallo diede un sussulto, si alzò e cominciò a
correre!
- Miracolo!!! Dobbiamo festeggiare - gridò il fattore.
- Facciamo una festa! AMMAZZA IL PORCO!
Morale della storia: "Fatevi sempre i cazzi vostri!"
24.5.05
6.5.05
preti & tequila
mi sono veramente ribaltato leggendola :)
Il nuovo prete della parrocchia era molto nervoso per la sua prima messa e quasi non riusciva a parlare.
Domandò quindi all'Arcivescovo come poteva fare per rilassarsi e questi gli suggerì di mettere un pochino di Tequila nell'acqua della Messa. Così fece. Si sentì cosi bene che avrebbe potuto fare la predica in mezzo ad una
tempesta.
Però quando tornò in canonica, trovò la seguente lettera dell'Arcivescovo: "Caro Don Angelo, qualche appunto spicciolo: la prossima volta, metta un po' di Tequila nell'acqua e non viceversa,
e non sta bene mettere limone e sale sul bordo del calice.
La manica della tonaca non deve essere usata come tovagliolo. Ci sono 10 comandamenti e non 12. Ci sono 12 discepoli e non 10. I vizi capitali non sono i peccati degli abitanti di Roma Non ci si riferisce alla croce come "quella grande T di legno" Non ci si riferisce a Gesù Cristo e i suoi discepoli come "JC e la sua band".
Non ci si riferisce a Giuda come "quel figlio di puttana", e sua madre e suo padre non erano rispettivamente una zoccola e un ricchione.
Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono "Il Vecchio, Junior e il fantasmino".
La toilette dove ha orinato a metà messa in realtà era il confessionale... e non è bello bestemmiare perchè non hanno messo lo
sciacquone.
L'iniziativa di chiamare il pubblico a battere le mani è stata lodevole, però ballare la macarena e fare il trenino mi pare esagerato. L'acqua santa serve per benedire e non per rinfrescarsi la nuca sudata. Le Ostie vanno distribuite ai fedeli che si comunicano, non devono essere considerate alla stregua delle patatine come antipastini e
accompagnate dal vino santo.
Quello sulla croce, anche se con la barba assomiglia a Che Guevara, non era lui ma Nostro Signore Gesù Cristo.
Cerchi di indossare le mutande, e quando ha caldo eviti di rinfrescarsi tirando su la tonaca.
I peccatori quando muoiono vanno all'inferno, non "a farsi fottere". La messa deve durare 1 ora circa e non due tempi da 45 minuti, e quello che girava vestito di nero è il sagrestano, non "quel cornuto dell'arbitro" Quello che le stava seduto a fianco ero io, il suo Arcivescovo, non "..una checca in gonna rossa".
La formula finale corretta e' "La Messa è finita, andate in pace" e non "Che mal di testa, andate tutti fuori dai coglioni".
Per il resto, mi pare andasse tutto bene.
L'Arcivescovo.
Il nuovo prete della parrocchia era molto nervoso per la sua prima messa e quasi non riusciva a parlare.
Domandò quindi all'Arcivescovo come poteva fare per rilassarsi e questi gli suggerì di mettere un pochino di Tequila nell'acqua della Messa. Così fece. Si sentì cosi bene che avrebbe potuto fare la predica in mezzo ad una
tempesta.
Però quando tornò in canonica, trovò la seguente lettera dell'Arcivescovo: "Caro Don Angelo, qualche appunto spicciolo: la prossima volta, metta un po' di Tequila nell'acqua e non viceversa,
e non sta bene mettere limone e sale sul bordo del calice.
La manica della tonaca non deve essere usata come tovagliolo. Ci sono 10 comandamenti e non 12. Ci sono 12 discepoli e non 10. I vizi capitali non sono i peccati degli abitanti di Roma Non ci si riferisce alla croce come "quella grande T di legno" Non ci si riferisce a Gesù Cristo e i suoi discepoli come "JC e la sua band".
Non ci si riferisce a Giuda come "quel figlio di puttana", e sua madre e suo padre non erano rispettivamente una zoccola e un ricchione.
Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono "Il Vecchio, Junior e il fantasmino".
La toilette dove ha orinato a metà messa in realtà era il confessionale... e non è bello bestemmiare perchè non hanno messo lo
sciacquone.
L'iniziativa di chiamare il pubblico a battere le mani è stata lodevole, però ballare la macarena e fare il trenino mi pare esagerato. L'acqua santa serve per benedire e non per rinfrescarsi la nuca sudata. Le Ostie vanno distribuite ai fedeli che si comunicano, non devono essere considerate alla stregua delle patatine come antipastini e
accompagnate dal vino santo.
Quello sulla croce, anche se con la barba assomiglia a Che Guevara, non era lui ma Nostro Signore Gesù Cristo.
Cerchi di indossare le mutande, e quando ha caldo eviti di rinfrescarsi tirando su la tonaca.
I peccatori quando muoiono vanno all'inferno, non "a farsi fottere". La messa deve durare 1 ora circa e non due tempi da 45 minuti, e quello che girava vestito di nero è il sagrestano, non "quel cornuto dell'arbitro" Quello che le stava seduto a fianco ero io, il suo Arcivescovo, non "..una checca in gonna rossa".
La formula finale corretta e' "La Messa è finita, andate in pace" e non "Che mal di testa, andate tutti fuori dai coglioni".
Per il resto, mi pare andasse tutto bene.
L'Arcivescovo.
4.5.05
milanese e meridionale
Un meridionale sulla sua 127, stereo a palla, sta camminando tranquillamente, gli si affianca un milanese col ferrarino che abbassa il finestrino e fa:
"Wee testina, il silenzio è d'oro, William Shakespeare!".
Al secondo semaforo rosso, si accosta di nuovo, abbassa il finestrino:
"Wee testina, il silenzio è d'oro, William Shakespeare!".
Al terzo semaforo, di nuovo, abbassa il finestrino, non fa in tempo ad aprire bocca che il meridionale gli sputa in faccia:
"Weee capocchioonee di minchia, Una lacrima sul viso, Bobby Solo!!!"
"Wee testina, il silenzio è d'oro, William Shakespeare!".
Al secondo semaforo rosso, si accosta di nuovo, abbassa il finestrino:
"Wee testina, il silenzio è d'oro, William Shakespeare!".
Al terzo semaforo, di nuovo, abbassa il finestrino, non fa in tempo ad aprire bocca che il meridionale gli sputa in faccia:
"Weee capocchioonee di minchia, Una lacrima sul viso, Bobby Solo!!!"
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